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Contributi economici per favorire il mantenimento a domicilio di persone disabili e anziani - FRNA

Descrizione del servizio

Le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA) che vengono destinate dagli ambiti distrettuali al sostegno della domiciliarità possono essere utilizzate anche per l'adattamento dell'ambiente domestico, attraverso il sostegno dello sviluppo della rete dei Centri per l'adattamento domestico (CAAD) e attraverso l'erogazione di contributi.

La eventuale concessione di contributi è un'ulteriore opportunità da inserire nell'ambito del programma personalizzato a favore della persona non autosufficiente che viene attivato dai servizi territoriali.

Dove e a chi rivolgersi

Gli interventi non sono a richiesta del cittadino ma su proposta dei servizi socio-sanitari territoriali per anziani (S.A.A.) e disabili (USSI).

Presentazione della domanda

Requisiti del richiedente

  • persone certificate in situazione di gravità ai sensi dell'art.3, comma 3, della legge 104/92
  • anziani certificati non autosufficienti a cura UVG (Unità valutazione geriatrica)

In entrambi i casi l'ISEE del nucleo famigliare deve essere inferiore ai 34.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili al Fondo

Gli interventi devono essere relativi ad alloggi di proprietà o in affitto (anche ERP) e riferiti alle seguenti tipologie:

  • di accessibilità esterna, non strutturali, di limitata entità (max 10.000 euro) come rampe o automazioni porte (no ascensori, elevatori) anche eventualmente ascrivibili alla legge 13/89
  • di accessibilità interna, mobilità e sostegno alle attività di cura ascrivibili anche alla legge 13, alle lettere a) e b) del bando legge 29/ausili, interventi complessi di domotizzazione
  • interventi per l’accessibilità interna ed esterna di tipo non strutturale e/o strutturale di ridotta entità (non superiori a 10.000 euro).

Non sono finanziabili interventi riconducibili al Nomenclatore ausili e protesi.

Tetti di spesa entità dei contributi

Tetto massimo di spesa finanziabile 10.000 euro, deroghe fino a 30.000 euro per esigenze particolari per dotazioni domotiche e/o progetti speciali per interventi complessi (che toccano più ambienti di vita o che riguardano più di una tipologia di intervento), motivate da situazioni eccezionali.

Entità dei contributi

 

  • ISEE da € 0,00 a € 8.000,00: 90%
  • ISEE da € 8.001,00 a € 13.000,00 : 70%
  • ISEE da € 13.001,00 a € 21.000,00 : 50%
  • ISEE da € 21.001,00 a € 34.000,00: 40%

 

In caso di esigenze particolari per dotazioni domotiche si utilizzano le percentuali precedenti ridotte rispettivamente del 15%.

Nel caso di risorse insufficienti al finanziamento di tutti i progetti presentati si fa riferimento per la graduatoria al livello ISEE del nucleo famigliare del soggetto interessato.

Attivazione e iter del fondo

Il percorso di attivazione del fondo è organizzato nelle seguenti fasi:

 

  • Proposta di intervento di adattamento domiciliare (ricompresa all'interno del Piano assistenziale Individualizzato – PAI) inviata dai Servizi territoriali (USSI e SAA) al CAAD.
  • Intervento del CAAD per analisi, sopralluogo e stesura di prime indicazioni di massima utili per il progetto tecnico.
  • La Famiglia attiva ditte/professionisti per fare progetto tecnico dettagliato e altresì rilascia al Servizio territoriale una autodichiarazione in cui afferma che per gli stessi interventi non è stata fatta analoga domanda ai sensi delle leggi 13/89 o 29/97.
  • Il CAAD esamina il progetto tecnico definitivo, il preventivo di spesa, la congruità complessiva del tutto
  • Se c'è il benestare del CAAD il Soggetto amministrativo gestore del FRNA (generalmente il Distretto sanitario) approva la concessione del contributo
  • L’interessato/famiglia eseguono i lavori tramite ditte/professionisti di loro fiducia e si interfacciano col CAAD per ogni consulenza necessaria in itinere
  • A lavori ultimati il CAAD verifica la congruenza progettuale ed economica dell’intervento realizzato
  • Se c'è il benestare del CAAD il Soggetto amm.vo del FRNA eroga il contributo all’interessato o alla famiglia (entro 90gg).

 

Infine il Soggetto Amm.vo gestore del FRNA in accordo con gli Uffici di Piano garantiscono alla Regione i flussi informativi (n° progetti; risorse totali utilizzate in tal senso dal FRNA; tempi di attesa intervento consulenza; tempi attesa erogazione fondi; ammontare medio dei contributi; numero interventi per fasce ISEE; n° casi senza contributo causa ISEE non congruo).